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angolobianco

I CINQUE TIBETANI -recensione libro e pratica quotidiana

Aggiornamento: 28 nov 2022

A Natale ho ricevuto in dono dalla mia migliore amica questo libro, intitolato "I cinque tibetani, l'elisir della lunga vita"


Devo dire che è stata una fortuna riceverlo, perchè avevo intenzione di cercare degli esercizi che mi aiutassero, insieme lo stretching, la mattina per sciogliermi e attivarmi, avendo io una patologia chiamata fibromialgia che non è facilissimo gestire..stavo puntando a informarmi sullo yoga light, ma poi è arrivato questo regalo.. (quando si desidera qualcosa davvero..si sa..)

E ne sono molto grata perchè, attuati dopo lo stretching e a stomaco vuoto, la pratica di questi semplici cinque esercizi, ripetuti quotidianamente, aumentando di settimana in settimana fino arrivare a 21 ripetizioni per ciascun esercizio, mi sta dando parecchi benefici..

mi sento più flessibile, sveglia e vitale, abbastanza sciolta poi da mettermi a fare meditazione e aprire i miei registri akashici.

Solitamente pratico la mattina, dopo un bicchiere d'acqua ed essermi lavata e preparata con un abito dedicato alle mie attività sportivo spirituali (non fanno sudare)..ma a volte se sono in una giornata in cui la mia patologia si acutizza, prima faccio colazione, poi aspetto poco prima di pranzo così lo stomaco è vuoto ancora, e faccio tutto lo stesso. La costanza è importante nella propria pratica quotidiana.

Apprezzo di questo libro anche la parte storico narrativa e di spiegazione dettagliatissima di come fare e che precauzioni prendere.

Il libro li racconta come il corrispettivo tibetano dello yoga, e come un elisir di lunga vita, come un antico segreto di longevità. Ad ognuno dei cinque tibetani sono associati delle affermazioni positive che volendo si possono pronunciare o pensare mentre si pratica l'esercizio.

Penso sia in ogni caso qualcosa di veramente benefico, e anche se forse non sono l'elisir per la mia guarigione (la patologia è cronica) nè per sospendere le cure e vada seguita da uno specialista serio, ho trovato dei grandissimi benefici di rivitalizzazione. Ognuno può praticarli in base alle sue forze e possibilità.

Una nota importante, se vi interessa il libro (che per altro vedo avere u prezzo super basso per il contenuto che offre!) e praticare, ricordate la regola d'oro per ogni esercizio fisico: respirazione equilibrata e addominali contratti per evitare di caricare schiena e cervicale!

L'ho trovato un grande aiuto sia per l'umore che per il fisico e l'equilibrio interiore.


A questo, sto associando alcuni principi della cultura Shaolin, come posso, con l'obiettivo di migliorarmi nel tempo:


-cura del corpo,

disciplina,

-compassione per tutti i viventi senzienti,

-qualche esercizio di qi-gong,

-alimentazione per lo più vegana (fornisce secondo la medicina cinese, un'energia, un ging, acqua e non fuoco come invece offrono i prodotti animali, ma è troppo intensa e in un certo senso "brucia" il Qi interiore..che invece va preservato..(ovviamente integrare B12!!!) e se lo fanno coloro che sono conosciuti come le persone più forzute veloci e flessibili del mondo... beh..!

-regolare il sonno e alzarsi il più presto possibile (orario del coricarsi e qualità del sonno permettendo),

-dedicare parte di sè ad aiutare gli altri come dono, come si può.


mi riprometto di poter visitare il tempio di shaolin Italia a Milano prima o poi :-)


Senza fare cambi di religione, io come dico sempre, sono cristiana ma ho sempre accolto la verità in ogni religione, per questo penso di aver incanalato la mia vocazione in akasha..luogo di amore puro e guarigione, pura luce e delicatezza, oltre le religioni, dove se ne stanno tutti quanti questi qui ad aiutarci :-)


Insomma, insieme a voi anche io che sto qui a scrivere faccio il mio percorso, non perfetto, di maturazione e benessere..perchè ritengo che stare bene sia il primo passo per fare stare bene anche il mondo.. a volte sento che è vero che basta cambiare u pensiero qui per influire su un grande dramma là..e questa è la responsabilità personale.. non la colpa..ma la responsabilità.


Non me la sento di parlare di fibromialgia è un concetto troppo delicato e si deve essere medici e ci sono TROPPI millantatori in giro a parer mio, quello che però posso dire è che sono stata fortunata perchè un giorno non mi potevo alzare e ho visto u pezzo di cielo dalla finestra..e ho capito chela mia era VITA comuque e che aveva un valore per il solo fatto di essere VITA.

Ringrazio inoltre anche i miei genitori perchè oltre questa bella attività e la musica sono loro che mi offrono un lavoro in cui posso gestire la malattia da quando c'è..prima facevo insegnante di musica e pittura ai bambini, oltre questo attuale lavoro di impiegata e poi non ce l'ho più fatta..

Ma non fa niente, mi ha dato occasione di capire quantpo si possano amare cose apparentemente semplici e quanto dietro un'impresa che sembra ordinaria (vendiamo estintori anti incendio) ci debba essere amore per costruirla e tenerla in piedi..

tanta luce a tutti..

Laura




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