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angolobianco

LA RESPIRAZIONE NELLA MEDITAZIONE, UN ESERCIZIO SEMPLICE

Come ho accennato nell'articolo sulla meditazione, la respirazione in questa pratica è fondamentale.

Siamo abituati a respirare con il polmone alto, mentre invece dovremmo respirare, per meglio ossigenare, con il polmone basso..quindi utilizzando il diaframma.

Il diaframma è un muscolo a forma di orecchietta gigante alla base dei polmoni che letteralmente divide in due il tronco per orizzontale. trovandosi così vicino allo stomaco, ad esempio, la cattiva digestione può alterarne il moto provocando quello che chiamiamo singhiozzo.

Da bambini, come molti sapranno, respiriamo tutti in modo diaframmatico, e oltre a respirare piangiamo anche in quel modo. non a caso i singhiozzi infantili sono ben espressi e mai trattenuti, mai fatti solo con le lacrime, ma con tutto lo scuotersi del tronco, di modo che l'energia di quella data emozione scorra via bene.

Man mano che si cresce, per vari motivi che ora sarebbe troppo complesso elencare qui, si impara a reprimere determinate emozioni, sicché anche il nostro pianto e respiro vengono modificati, perchè il diaframma viene come "bloccato" (passatemi il termine, non viene proprio bloccato ma comunque viene usato molto meno e in modo molto meno espressivo).

Difatti, anche nel Tai Chi, si spiega come recuperare la respirazione diaframmatica sia utile a fare riemergere vecchie emozioni represse, magari addirittura dei traumi infantili..questo che utilità ha? Premesso che per liberare un trauma o un'emozione negativa non processata occorre fare un lavoro sulle ombre, che ora non spiego qui per la delicatezza dell'argomento, l'utilità sta nel fatto che un'emozione non processata resta nell'inconscio e danneggia se non la salute psichica anche quella fisica e per di più ci coarta a reiterare dei meccanismi "malati" nei rapporti..l'emozione non processata insomma può fare da vera calamita per cose sgradevoli, perchè, attraverso il meccanismo del riflesso, ci chiede di essere osservata, ascoltata e guarita. Questa premessa è necessaria per avvertenza, perchè anche facendo un esercizio di rilassamento capita che emergano emozioni represse proprio a causa del rilassamento del diaframma che per la maggior parte delle persone resta contratto proprio per contrarre nell'inconscio emozioni da cui si cerca di difendersi e fuggire.


Oggi mi soffermo però soltanto sulla respirazione, che è una cosa semplice, che serve anche solo a rilassarsi o liberare la mente, e se mentre ci rilassiamo emerge qualcosa di non gradito o dimenticato, ci aiuta a lasciarlo scorrere, senza paura, senza reprimerlo. L'importante è non fermare le emozioni con il lato razionale, magari soffermandoci a pensare a un evento in particolare nei dettagli..ma sentendo l'emozione, lasciandola correre e andare, semplicemente riconoscendola come parte di noi. L'emozione va lasciate attraversare il corpo, non sfuggita e non repressa. Questo non è un processo sufficiente a processare un trauma (inteso come emozione negata e congelata), ma per questo articolo non ritengo necessario andare oltre, però aiuta avere questa infarinatura onde evitare di trarre esperienza potenzialmente negativa dall'esercizio che sto per illustrarvi.


Innanzitutto, per capire come si svolge la respirazione bassa, sdraiatevi a pancia in su e semplicemente respirate in modo naturale, come se steste per andare a dormire. Appoggiando la mano sulla pancia vi accorgerete che essa si gonfia all'ispirazione e si abbassa all'espirazione (il contrario della respirazione alta cui siamo abituati in pratica ;-)


Fatto questo, potete decidere se mettervi seduti comodi o restare stesi.

L'esercizio è molto semplice, ad occhi chiusi, riprodurre lo stile di respirazione proprio del sonno, respirando basso:

1-ispirazione (naturale non intensa, ma lieve) con il naso della durata a voi comoda

2-espirazione con naso (sempre lieve,non deve essere volutamente intensificata o rumorosa, anzi..silenziosa è meglio, deve essere naturale) leggermente più breve dell'ispirazione.

3-pausa confortevole..senza avere senso di apnea e mancanza d'aria..


Molto probabilmente questa tecnica vi indurrà un rilassamento profondo, anche addormentamento.


Questa ritengo per mia esperienza sia la miglior base per qualsiasi pratica di meditazione, dalla mindfulness, al rilassamento, alle tecniche per i traumi e via dicendo.. Se volete fate sapere nei commenti o via email com'è andata :-)


NB: per chi fosse interessato, posso insegnare alcune tecniche base per la meditazione in relazione al bisogno, pratico tutti i giorni da un po' di anni.. specialmente ho sperimentato le tecniche per processare le emozioni represse e negate (chiaramente in casi più o meno "normali", non certo in merito di problemi più complessi dove serve un terapeuta esperto), ma anche altre tipologie, finalizzate e non, di meditazione.





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