Tornare a casa..cosa significa?
Tanto spesso per le persone sensibili questa affermazione vuol dire interiormente tanta tristezza.. perchè si sentono come se una casa loro in questo posto apparentemente popolato da tanta insensibilità e scarsa empatia non l'avessero..ma è davvero così?
No, non è davvero così.
Quello che sto imparando è che la casa della propria anima non è esattamente legata al tempo e al luogo della propria incarnazione (beh in gran parte sì, certo..se pensiamo a certe parti del mondo devastate da fame guerre e caldo.. difficile scindere le due cose.. ma parliamo di noi che abbiamo la fortuna di essere qui ora e poterci riflettere, magari anche a beneficio di persone più in difficoltà a cui poi dare una mano con l'animo più leggero dalle nostre zavorre..). In questo luogo qui e ora, la casa della nostra anima la si può raggiungere in realtà attraverso la dimensione in cui viviamo..la dimensione è quella che, "akashikamente parlando", si definirebbe come la vibrazione di cui permeiamo la nostra vita. Se la permeiamo di emozioni rancorose, in quel momento siamo nella dimensione del rancore, se di amore siamo nella dimensione dell'amore, se di pace la dimensione di pace, se di solitudine e tristezza o pessimismo così sarà e così via..sto semplificando tantissimo il concetto.
Quindi in realtà nessuno di noi è prigioniero di una vita che non vuole, uno..perchè ciò che avviene è funzionale a noi e al nostro miglioramento al "meglio possibile in quel momento" affinchè percependo questo possiamo sempre "migliorare" (o sarebbe più corretto dire liberare la vera natura che è di amore) noi stessi e le cose, due perchè per "tornare a casa", occorre non tanto uscire "da qui, da questo mondo materiale".. ma uscire dalla dimensione di dolore o tristezza o reiterazione del trauma (ruota karmica) in cui ci siamo ficcati con le nostre abitudini e nostre stesse mani (senza colpa, come sempre, ma con presa di coscienza e responsabilità..).
Quindi per tornare a casa occorre ricordarsi che casa nostra è dentro la nostra Anima, dentro noi stessi e rievocarla quaggiù con la nostra stessa esistenza. Magari nei momenti difficili, fermandoci un attimo, meditando, lasciando riemergere la parte nostra d'amore che è la "casa" a cui tutti infondo aneliamo forse "tornare"..e magari avere lì qualcosa, un oggettino,una collanina, un bracciale, un promemoria con una parolina chiave che durante una forte emotività ce lo possa ricordare.. e poi agire come da dentro quella casa...
Buona estate di "ritorno a casa" a tutti con amore.
Laura.
La novità: ho disegnato un mazzo intero di tarocchi che ho chiamato "White Tarots" perchè ispirati all'energia bianca di Akasha (quindi evolutiva e di guarigione). Sono fatti ad acquerello e poi stampati e ritagliati artigianalmente come l'oracolo dell'Amore universale. (lo trovate nel sito e comunque potete contattarmi per info). Rispetta tutte le 78 carte e simbologie degli arcani tradizionali, maggiori e minori, e riporta le parole chiave per facilitare chi sta studiando o come me ha difficoltà di memoria e con i mazzi tradizionali riesce a fare solo letture intuitive (che comunque sono valide e serve una buona conoscenza e applicazione anche per quelle).
Nb. i semi degli arcani minori li ho reinterpretati con gli elementi acqua fuoco terra aria (spade: aria, coppe: fuoco, bastoni: acqua, denari: terra-natura).
Le parole chiave sono utili come promemoria, ma non prescindono per l'interpretazione corretta di una stesa dalla conoscenza almeno di base, se non preferibilmente approfondita, e dall'intuizione più che sviluppata e allenata di chi sta leggendo ;-)
Vediamo qui una stesa in cui ho provato a chiedere dei consigli per aiutare le persone altamente sensibili ed empatiche a "tornare a casa" invece che soffrire delle indelicatezze del mondo..
- 10 di acqua: molto spesso tendiamo ad vere un forte stress dovuto alla solitudine e alla sfiducia che sono il tranello da cui vogliamo proprio staccarci per vivere al meglio la nostra dote di sensibilità e trasformarla da motivo per soffrire a motivo per gioire e far diventare la nostra gioia trascinante..difatti questa prima carta ci consiglia di alleggerirci, magari lasciando l'idealismo per fare posto a una sensibilità e un sentire empatico più fluido e non incasellato in schemi autoprotettivi.. alleggerirsi e non arrendersi, cioè non cadere nel tranello ingannevole di "essere solo io a sentire così non mi fido più"..
- 7 di acqua: Una volta superato quel primo scoglio, dopo essere usciti dalla fase "vittima" che tutti abbiamo per varie fasi della vita, se siamo un po' onesti con noi stessi, il consiglio che ci viene dato è quello di liberare in creatività e passione tutta questa emotività e sensibilità. Questo non significa solo fare cose "artistiche", si può essere super creativi ad esempio nel trovare nuovi modi di rapportarsi con gli altri ed essere noi i trascinatori di solarità e positività. Questa carta infatti parla anche di cose portate a buon esito ed eventuali "minacce e conflitti neutralizzati" ..
-2 di aria: lasciare andare l'accumulo di contenuti mentali che sono derivati dalla fase pessimistica, accumulo che blocca la propria intuizione e che invece sarebbe bene lasciare andare via con un bel sospiro.. o se non basta, con un bel lavoro introspettivo e di autoconoscenza che faccia sia affrontare questi benedetti "blocchi karmici-emotivi", che venire alla luce l'altra parte che in ognuno c'è. Insomma il consiglio tre è godersi la vita e le cose belle che si hanno, lasciando andare il più possibile preconcetti concetti e convinzioni bloccanti.
-3 di fuoco: Essere GRATI! come lo sa essere un fanciullo alle prime esperienze spensierate di amore. Tornare a casa è tornare a questa capacità interiore di amare leggeri, amare totale, amare con rispetto, amare con felicità, amare con gratitudine.
-il Mondo: il mondo è il più elevato degli arcani maggiori, il numero 22, e messo in questa posizione della stesa parla di realizzazione suprema..in questo caso penso voglia dirci che trovando il modo di tornare alla nostra natura, essenza, liberandoci del superfluo (della sofferenza superflua) e andando verso la voglia di sorridere, trovando i trucchi e gli strumenti per spezzare i circoli viziosi, possiamo massimamente realizzare la nostra anima. La realizzazione suprema non è quella che siamo abituati a pensare qui con la fama ecc.. ecc.. la massima realizzazione è riuscire ad essere in linea con la propria natura di amore con allineamento e gioia..(e a volte può collimare con realizzazioni più terrene ma se non stanno allineate con l'anima non ci siamo realizzati davvero e c'è senso di vuoto..anche se cerchiamo di ignorarlo).
E di fatti il jump (cioè capita che una carta salti fuori dal mazzo per i fatti suoi)..da come esito il Papa..arcano maggiore numero 5 che ci parla del passaggio alla saggezza e all'elevazione..io qui vedo anche una bella leggerezza..e il sorriso. (l'ho disegnato egizio perchè studiando ho scoperto che le prime forme di tarocchi risalgono all'antico Egitto).
Quindi in riassunto e spero si sia capito.. l'unico modo che abbiamo di "tornare a casa" è ritrovare dentro noi la felicità e la vibrazione d'amore gioiosa con cui gioiosamente non farci trascinare giù, nè tantomeno "sentirsi fuori posto nel mondo".. ed essere noi i carri trainanti gioiosi e sicuri di ciò che abbiamo nell'animo.. perchè è bellezza che seguendo passi adatti, può risplendere ancora di più.
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